sabato 27 gennaio 2018

IT'S MY LIFE 08 - WHAT ELSE TV

LA MEDICATTRICE DI GABRIELLA MARGIOTTA A COPERTINO DA SCENA MUTA



La medicattrice di Gabriella Margiotta arriva sul palco di Scena Muta lo spazio scenico della compagnia teatrale di Ivan Raganato a Copertino in via Bologna 40 domenica 28 gennaio 2018 ore 19,30. Lo spettacolo, in forma di monologo teatrale, il cui testo con la prefazione di Franco Ungaro è stato pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, racconta le vicende di personaggi veri, vivi, che cercano di superare le difficoltà personali attraverso un riscatto. Una lama di luce che squarcia il cemento della disabilità di vario genere. L’attrice, che ne è anche l’autrice, in scena si trasforma via via, è un clown, un atleta, un uomo, fino a rientrare nella persona, nell’essere umano. Il monologo “Chiara” in esso contenuto, ha vinto nel giugno 2017 il Primo Premio Attore nel concorso nazionale “Città di Valenzano” a Bari, ed il testo integrale è stato insignito della menzione d’onore.  Si tratta di drammaturgia nata dall’incontro e dall’esperienza diretta e quotidiana con persone in carne e ossa, le cui vite devono superare ostacoli e cercano varchi di liberazione verso e dentro l’arte e il teatro. Drammaturgia di realtà, senza effetti di finzione e rappresentazione…Drammaturgia di persone, senza personaggi e senza maschere, potremmo dire.
Gabriella Margiotta nasce e vive a Lecce. Diplomata presso l’accademia AMA (Accademia Mediterranea dell’Attore), si è formata anche presso i Cantieri teatrali Koreja di Lecce, ed ha seguito numerosi stage con docenti di rilevanza nazionale ed internazionale, fra cui Gabriele Vacis, Serena Sinigallia, Aleksander Popowsky, Maria Cassi.

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)

“In memory of … Negazionismo, Leggi Razziali perché non siano solo un ricordo”. Alla Fondazione Palmieri di Lecce

L’Associazione Thorah in questo mese ha formalizzato l’ingresso neIla Federazione Italia-Israele. Entrando nella grande famiglia della Federazione Italia-Israele, l’Associazione Thorah ha la possibilità di portare il suo messaggio di Luce, oltre i confini nazionali. La sua testimonianza diretta con le sue scelte di ricerca, culturali, morali testimonia che l’Associazione tutta è in armonia con la cultura, la storia, la voglia di crescere e la tradizione del popolo ebraico. La serata del 28 gennaio 2018 in occasione anche quest’anno della celebrazione della Giornata della Memoria, l’Associazione Thorah, ha organizzato un’azione culturale e performativa che vedrà coinvolta la società civile, culturale sodale alle iniziative della suddetta associazione che compostamente confluiranno alle ore 18,30 del 28 gennaio 2018 presso la Fondazione Palmieri in Vico dei Sotterranei a Lecce, portando con sé delle valigie vuote simbolo di un viaggio senza ritorno e speranza proprio come lo è stato il viaggio dei deportati nei campi di concentramento nazisti. In sottofondo in un primo momento il lamento di una sirena che cupa, in loop, richiama il pericolo di un bombardamento e poi successivamente alcuni brani della shoah ebraica. Si leggeranno brani del celebre “Diario” di Anna Frank, e dall’opera di Primo Levi, “Se questo è un uomo”. Inoltre si aprirà un dibattito su negazioni e leggi razziali, con l’obiettivo di evidenziare orrori ed omissioni che non solo non fanno parte del passato, ma che a tutt’oggi continuano a essere oggetto di infamanti considerazioni sul popolo ebraico e la loro terribile storia nel secondo conflitto mondiale, oltre che nella deriva contemporanea sempre più cieca e ignorante. La manifestazione ha per titolo “In memory of … Negazionismo, Leggi Razziali perché non siano solo un ricordo”. Sono previsti gli interventi del Presidente dell’Ass. Thorah Grazia Piscopo, Maurizio Nocera (ANPI LECCE) e Giorgio Pala (Presidente Ass. Carpe Diem)

Inoltre durante la serata verranno proiettate le immagini delle opere di artisti israeliani come Ilana Yaron, Carmela Zak, Izhak Kazman, legati da un’idea espositiva di Varda Rotstein Mayer Ph.D e Rachel Ziv. Nello specifico il filo conduttore delle immagini presentate è la Stella di David, uno dei simboli più antichi della storia, già diffuso da millenni in India ed in altre culture prima di diventare il simbolo delle religione ebraica. La forma dell'esagramma, il poligono stellato a sei punte, deriva dalla forma del Lilium Candido, il bellissimo fiore noto anche col nome di giglio della Madonna o giglio di San Luigi o ancora giglio di Sant'Antonio. La scelta del simbolo dalla forte valenza simbolica ha l'obiettivo di promuovere e tutelare la cultura ebraica e contrastare l'antisemitismo in tutte le sue forme.


"Rock with you!" le icone della musica in mostra by Promuoviamoarte

venerdì 26 gennaio 2018

IT'S My Life 07 - What Else TV

Al di qua delle Palpebre – cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) a Il Regno Incantato



Al di qua delle Palpebre – cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) si presenta domenica 28 gennaio 2018 per un aperitivo onirico presso Il Regno Incantato via Tre Fontane 26, Lama (Taranto) ore 10,30. Interverrà accanto all’autore Roberto Shambhu, lo scrittore Stefano Delacroix .
Il bardo presso le antiche popolazioni celtiche era un poeta o cantore di imprese epiche. L’onironautica o ‘sogno lucido’, termine coniato dallo psichiatra olandese Frederik van Eeden nel 1913 è il fenomeno per cui si prende coscienza durante il sogno del fatto di stare dormendo, e la conseguente capacità di muoversi coscientemente all’interno di un sogno. E’ stata appena pubblicata per i Quaderni del Bardo, i QdB di Stefano Donno, l’opera prima di Roberto Shambhu (nella foto) – che bardo lo è sino in fondo – che ammicca al futuro ormai prossimo dell’onironautica, e riprende l’ineludibile seduzione della cinematografia avanguardista di Cristopher Nolan: “Al di qua delle Palpebre – cronache e prassi di un onironauta”.

 “Al di qua delle Palpebre”, spinge convintamente lo sguardo oltre le nebule superstiziali di un “blasfemo” e tardivo Occidente, ancor memore, forse, dell’opposizione anatemica di Isidoro, che nel de tentamentis somniorum bollava l’Arte del sognatore col contrassegno infamante di “demonibus”. Mistero mai compiutamente affrontato dalla Scienza che, ben lungi da ogni azzardo speculativo, riduce la sua indagine alle sole funzionalità psicofisiologiche. Che il mondo onirico rappresenti un autentico tabù per i misuratori della materia è oramai evidente. La ragione è che sogniamo tutti, perciò l’ampollosità perlocutoria di certe argomentazioni, fa arricciare il muso come il limone la bocca di un bambino. L’esperienza del sogno lucido, mai dismessa in Oriente, tornata alle nostre latitudini grazie agli interventi di Frederik van Eeden, poi di Stephen LaBerge, necessitava tuttavia di ulteriori apporti, di nuove connotazioni modali. L’ opera di Shambhu colma, in tal senso, il vuoto teoretico creatosi tra divieti e imbarazzi e, soprattutto, si costituisca come una prassi vera e propria, una modalità di azione consapevole nella dimensione disincarnata del sogno. Roberto Shambhu è uno che va dritto alla meta, operando una mirabile sintesi tra segno ed immagine. Sono sue anche le pregevoli illustrazioni contenute nel volume, utili ad una ulteriore estensione – laddove le parole hanno esaurito il senso – e l’archetipo, gerarchicamente più potente, alimenta le escursioni ultra temporali e sovra spaziali nei circuiti labirintici del sogno. Il gioco è chiarito sin dalle premesse (cronaca e prassi di un onironauta) e rivela l’intenzione di instaurare un patto di tirocinium, un accordo tacito ma pragmatico che lo rende, legittimamente, un test eccellente anche per “sognatori lucidi” di provata esperienza. Un’ opera di riferimento, un libro per autentici “cercatori”.

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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Sguardi sul mondo attuale #3. Geografie Umane

Arte ed Impresa: in SCOA gli artisti di Academy Now - Interviste ed imma...

giovedì 4 gennaio 2018

CARLO STASI, iQdB Edizioni con FRANCO SIMONE OGGI AD ACQUARICA DEL CAPO






















Il comune di Acquarica del Capo in collaborazione con l’Assessorato alla cultura ed il Presidio del Libro del Capo di Leuca presenta “SONO NATO CANTANDO… TRA DUE MARI” (RADICI E CANTO NELLA POETICA DI FRANCO SIMONE CANTAUTORE SALENTINO) di CARLO STASI (i Quaderni Del Bardo Edizioni di Stefano Donno) giovedì 4 gennaio 2018 ore 17,30 presso il Salone del Castello Aragonese di Acquarica del Capo. Interverranno: FRANCESCO FERRARO Sindaco di Acquarica del Capo, GIACOMO PALESE Assessore alla Cultura, MARIO CARPARELLI Presidio del Libro del Capo di Leuca, CARLO STASI Autore E SPECIAL GUEST FRANCO SIMONE Cantautore. Modera: DANIELA CASCIARO

“Prima la musica o la poesia? Dilemma proverbiale quasi quanto quello dell’uovo e della gallina, e di fronte al quale le menti più sagge dell’antichità si sono rifugiate in miti rassicuranti come quello delle comuni origini o del loro primordiale legame ritmico e sonoro. Un legame indissolubile, in ogni caso, che ritorna puntuale ed accresciuto nelle sue infinite sfaccettature quando si è di fronte ad un personaggio di grandissima levatura quale Franco Simone, il cantautore di Acquarica del Capo che nella musica ha infuso tutta la sua poetica e sensibilità. Le canzoni, è noto, si ascoltano, si cantano, si respirano, vanno via, ma ritornano. Sono sempre con noi e portano i ricordi. Ma rappresentano anche, in alcuni particolari momenti storici, dei documenti straordinari in grado di indicarci il suono del cambiamento, come quello che riguardò i mutamenti sociali, “antropologici”, linguistici e lessicali dell’Italia del secondo dopoguerra. E a ripercorrere in maniera assolutamente originale il percorso e l’incontro di Franco Simone con quel processo, che non riguardava però solo l’Italia, è ora questo eccellente pamphlet scritto dal poeta Carlo Stasi, che con grande maestria è riuscito a mettere insieme vicende personali del cantautore, legate soprattutto alla sua infanzia ed al periodo scolastico ed universitario, alle tante canzoni che si sono ispirate proprio a quei ricordi. La figura che emerge è quella di un artista non solo legata alle canzoni d’amore, che pure hanno una notevole importanza nella sua produzione e ne hanno sancito l’iniziale fama (“Tu…e così sia” e “Respiro” fra tutte), ma anche di un uomo che “racconta esperienze non personali con una grande sensibilità ed una forte immedesimazione emotiva nei drammi della società contemporanea”. Come quello collegato al problema della deforestazione dell’Amazzonia ed alle prevaricazioni subite dalle popolazioni indigene. Una tema, quello dell’ecologismo, sempre attuale e che troverà collocazione nella magnifica “Amazzonia” del 1988. Ed un altro punto sapientemente sottolineato dall’autore è la grande passione, anzi l’amore sconfinato, che l’America Latina serba verso Franco Simone, autentico “divo” in Sudamerica con il merito aggiuntivo di aver lanciato e portato molti talenti salentini, come recentemente accaduto con Michele Cortese. (dalla prefazione di Eraldo Martucci)

Carlo Stasi, poeta, scrittore e saggista di Acquarica del Capo (Lecce), è docente di Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Ha pubblicato Poesie (Gabrieli, Roma 1981), La Speranza (Ricerche Poetiche) (Fasano 1984), Leucàsia (racconti, disegni e poesie) (Presicce 1993, 1996, 2001), Danza dei 7 pensieri (Bollate 2001), Leucàsia e le Due Sorelle (storie e leggende del Salento) (Cavallino 2008, 2012). Ha tenuto mostre-performances di poesia visiva a Bari (1984), Milano (1990), Como (1996, 1997), Tradate (1997), Maglie (2000), Lecce (2001-2), ecc. É inserito in numerose antologie. Collabora con articoli, saggi, recensioni, racconti e poesie a quotidiani e riviste, scrive testi per canzoni (ha inciso "Tango della Tangente", Nuova Fonit Cetra, Milano 1997), ed un suo testo poetico (“Tigi Luna”) è stato scelto e musicato dal gruppo Sud Sound System (2001). Nel 1992 ha creato la “leggenda” di Leucasia.

iQdB edizioni di Stefano Donno / Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 / 73107 Sannicola (LE) / Mail – iquadernidelbardoed@libero.it
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