lunedì 22 maggio 2017

Con tutto il cielo in gola (collana Salento d'esportazione - iQdB edizioni ). Intervento di Paola Scialpi di Daniela Palmieri



Con tutto il cielo in gola è il nuovo romanzo di Daniela Palmieri. Ritratti e frammenti di vite di periferia dove la penna dell'autrice è come un pennello per un'artista tanto i ritratti descrivono perfettamente i personaggi con le loro ansie, i loro dolori, le loro frustrazioni, i loro rancori alternandosi in un turbinio di vicende narrate con estrema  maestria. E dopo un po' non stanno più tra le pagine del libro, ma escono e vanno incontro al lettore quasi potessero dialogare con lui. Sembra a volte di sentire gli odori, gli umori e i rumori di una periferia che spesso affonda le sue ombre nel dolore che la vita non è stata avara a portare nelle case. Il racconto è fluido e lo scorrere e l’alternarsi costante delle vicende fa pensare al movimento lento ma continuo delle onde sulla riva del mare silenziose ma capaci di lasciare un segno. Vite fatte di fatica, di desideri espressi ma mai realizzati. La noia che affiora continua  fa da argine ad un futuro sognato ma scomodo da rincorrere ed impedisce spesso di pensare a qualcosa di positivo e di possibile quasi a volersi abituare per pigrizia e diffidenza ad una diversa svolta della propria esistenza. Vivono nei palazzoni di periferia con il "piccolo bar" testimone di serate inutili .L'autobus che riporta a casa corpi stanchi per una giornata che volge alla sera e con gli anni che se ne vanno insieme al tramontare del sole. Antonio, Matilda, Beba, Irina, Maria Luisa, Faustino, Ivan, Anna, Rita, Daniele, Nerone. Personaggi che raccontano di un tempo dove era importante il pranzo della domenica, la partita di calcio ,la politica e non importava se la fatica inghiottiva le giornate. Antonio e Matilda quarant'anni lui, sedici lei sono vicini di casa ma anche di destino che ha privato entrambi della figura paterna che una morte prematura ha sottratto agli affetti. Entrambi sono costretti ad una vita economicamente difficile. Antonio con un passato  in Svizzera non lavora vive con la madre Maria Luisa che cerca di andare avanti con fatica e lavoro e troverà in Faustino un compagno per sconfiggere una vecchiaia in solitudine.Matilda insieme alla madre e alla sorella dopo la morte del padre hanno dovuto rinunciare agli agi a cui erano abituate. Matilda accoglie la sua femminilità con riserva le bastano poche cose e lo studio la distrae dai pensieri. Beba invece rincorre ancora un fievole desiderio di apparenza per scrollarsi di dosso un possibile odore di povertà. Irina fa la badante e spera in un futuro migliore. Ha una famiglia nel suo paese e i soldi servono per loro. Poi c'è Ivan amico di Antonio e di manifestazioni politiche, c'è Anna la sciampista che lavora a casa in nero. Daniele e Rita cercano un cammino diverso fatto di piccoli traguardi. Nerone ha lasciato in Senegal più di una moglie e sopporta con fatica il peso del sacco della sua merce e gli sguardi della gente a cui chiede un euro. Poi affiorano i ricordi lontani della politica e del comunismo che Antonio sbandiera con veemenza. Il funerale di Berlinguer e i tanti pugni chiusi. "Antonio e' un uomo che vuole sentirsi utile e forse gli serve che gli altri lo considerino speciale. Non sa stare nel fondo del tempo, in quell'oscurita' dove niente riluce. Antonio teme la noia come il più triste dei mali, quel poco di bellezza che si porta sul viso l'ha reso vanesio.....e nel vuoto la rabbia aumenta, ogni giorno trascorso senza niente da fare nutre l'odio e prosciuga i buoni sentimenti." Daniela Palmieri con sapiente indagine psicologica fa muovere tutti i personaggi in uno spazio  ben  definito. Sono uomini e donne il cui destino non ha riservato gioie e anche se la noia appartiene ad ognuno di loro emerge nel loro modo di affrontare la vita la capacità di aprire le braccia ad un nuovo giorno che anche se non porterà nulla di nuovo serba uno spazio al sogno che permetterà comunque di continuare a vivere.

Nessun commento: