lunedì 27 marzo 2017

Sempre più apparire e sempre meno essere nella moda di oggi. Intervento di Paola Scialpi



Dobbiamo necessariamente trovare il motivo che spinge la moda a ricercare prepotentemente e sempre più il kitsch in alcune sue collezioni. Il significato della parola trova diverse strade dalle sue origini tedesche nell'ottocento in poi. Quello però che vediamo più vicino a ciò che emerge è il cattivo gusto. Sovrabbondanza di elementi: piume, lustrini, stile animal a profusione, capelli colorati, cappelli improponibili. Insomma donne che sembrano una succursale di oggetti smarriti. Pensare che Coco Chanel suggeriva alle donne che desideravano essere eleganti di guardarsi allo specchio prima di uscire e di togliere sempre qualcosa all'abbigliamento scelto per quella giornata, facendo intendere, come poi tutto il mondo ha apprezzato nelle sue collezioni, che la vera eleganza è quella che passa inosservata ma che attrae lo sguardo di chi cerca il bello. Purtroppo forse anche la moda cerca una sua identità smarrita nei meandri di una crisi che non la tocca da vicino ma che incide su chi la fa vivere . Certo alcuni grandi stilisti resistono a questo subdolo invito del kitsch, ma molti si sono lasciati corrompere. L'essenzialità, la linearità forse non fa più parte di una società incerta, senza obiettivi a lungo termine. Allora? Meglio tuffarsi nell'esagerazione, nella banderuola di elementi per stordirsi e dimenticare per un pò i problemi.

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