giovedì 2 marzo 2017

Le incoerenze della " Giustizia": il caso dell'Ospedale Loreto Mare di Napoli. Intervento di Paola Scialpi



All'ospedale Loreto Mare di Napoli nei giorni scorsi sono stati indagati e messi ai domiciliari 55 dipendenti: i cosiddetti "furbetti del cartellino" tra personale medico, paramedico ed addetti ad altre funzioni. Sembra però che la funzione preferita fosse quella di assentarsi dal lavoro per fare altro. Addirittura due medici uscivano dal retro mentre erano in servizio, per recarsi al loro ambulatorio privato. Sono state trovate anche cartelle cliniche false , TAC contraffatte per infortuni mai subiti. I giudici però hanno pensato bene di rintegrarne 50 sul lavoro e hanno motivato questa decisione dicendo che lo facevano per punizione. Ma questi "furbetti" non erano bambini che avevano rubato la marmellata. Sono persone che hanno offeso profondamente i colleghi che fanno il loro lavoro con coscienza ed onestà, hanno offeso e mancato di rispetto agli ammalati, hanno truffato la assicurazioni, hanno creato profonda delusione nei giovani che credono nella dignità del lavoro che è un principio fondamentale della nostra costituzione. Come si fa a rimettere nel lavoro individui così? I precari ospedalieri costretti ad andare lontano dalle proprie case per lavorare o chi aspetta ancora un'assunzione hanno protestato dinanzi all'Ospedale e hanno ragione. Se si voleva veramente punire questi assenteisti bisognava umiliarli come loro hanno fatto verso chi non se lo meritava. L'ospedale avrà uno spazio verde o nelle zone vicine ci saranno dei giardinetti. Allora mettiamoli a curare il verde almeno, e così visto che le piante non parlano, si risparmieranno i meritati insulti.

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