venerdì 10 marzo 2017

La scuola non luogo di cultura ed educazione ma di percosse. Intervento di Paola Scialpi



Ancora una volta bambini vengono percossi , strattonati, umiliati dalle loro maestre. Per tutti i bambini del mondo la maestra dovrebbe essere oltre la mamma un punto importantissimo di riferimento per una crescita serena ed equilibrata. La maestra incarna quell'ideale di donna che già dalla tenerissima età appartiente alla sfera dei sensi. La maestra è sempre bella, è sempre più giovane di altre donne ed è sempre più buona di chiunque. E' stato così per tutti noi se abbiamo avuto una maestra che era una seconda mamma, pur nella sua giusta autorevolezza. Come cresceranno quei bambini che invece per maestre hanno delle streghe. Donne le cui frustrazioni le scaricano su giovani vittime, donne che hanno sbagliato mestiere e che comunque non saprei collocare in alcun ambito sociale. Le telecamere svelano questi veri e propri crimini sull'infanzia, danni che i bambini porteranno con loro per tutta la vita e non importa se i luoghi di questi crimini siano scuole del nord o del sud, sono crimini e basta e per questo vanno puniti i colpevoli. Ma come funziona la giustizia nella nostra bella Italia. I furbetti del cartellino vengono reintegrati per svolgere un lavoro che non svolgevano. Le maestre streghe vengono sospese solo per sei mesi e un operaio che subisce un trapianto di fegato al suo ritorno in fabbrica viene licenziato. Scusate ma io non ci capisco più niente. Forse qualcuno vuole creare un popolo italiano fatto di furbetti, streghe , ladri e fannulloni? Io non ci sto. Vi prego, diamoci una mossa.

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