giovedì 31 marzo 2011

Aldilà della realtà di Dora Pergolizzi (Youcanprint)





















L’ignoto, il mistero, l’aldilà, mi hanno sempre affascinato. Questi brevi racconti sono in parte frutto della mia fantasia, ma alcuni di essi: ”Il tovagliolo, la Rosa blu e L’infermiera del turno di notte” sono liberamente tratti da fatti realmente accaduti anche se rielaborati dalla mia immaginazione.

mercoledì 30 marzo 2011

Così parla l'econauta di Sonia Toni (Dissensi edizioni)













In questo libro la giornalista Sonia Toni ha raccolto le testimonianze di personaggi della cultura, dello spettacolo e della politica (Beppe Grillo, Don Luigi Ciotti, Marco Columbro, Luciano Ligabue, Antonio di Pietro, Dario Fo, ecc) uniti da un obiettivo comune che è quello della salvaguardia dell’ambiente e del bene comune. Un libro indispensabile nel suo genere che rappresenta un punto di riferimento per chi crede che uno stile di vita sostenibile sia l’unico possibile se si ha cuore la nostra salute e quella del pianeta che ci ospita.

martedì 29 marzo 2011

Valentina Passalacqua. Vignaiola e imprenditrice. I vini del Gargano e il progetto qualitativo dell’azienda. La donna nuova al Vinitaly 2011











Parole-chiave: donna, ecologia, sostenibilità, vini di qualità. Mamma di Giulia, giovanissima, intraprendente, innovativa, antidogmatica, sensibile ai temi dell’ambiente e della terra, laureata in Giurisprudenza alla LUISS di Roma, Master in Business Administration alla London Business School, Valentina Passalacqua è tutto questo e molto altro. Vulcanica, dopo l’esperienza quinquennale nell’azienda di famiglia, decide di occuparsi anche del settore vitivinicolo (oltre a quello orticolo), inizia una pignola documentazione tecnica, produttiva, e anche degustativa dei migliori vini italiani e stranieri, informandosi sulle filosofie dei singoli produttori. Il modello che più la colpisce, sia per la gestione dell’azienda che per i risultati dei vini è quello di Arnaldo e Marco Caprai. Giustamente ambiziosa, Valentina ha studiato anche la fase eroica del Marchese Incisa della Rocchetta a Bolgheri. Quando nessuno avrebbe scommesso una lira su quel territorio che poi ha dato il Sassicaia e altri super-tuscan, il Marchese analizzò suolo, microclima, adattamento dei vitigni, e con ostinazione e sapienza portò a buon fine l’impresa enoica. La zona di Apricena non ha dato finora grandissimi vini che possano stare alla pari con i più blasonati toscani o piemontesi, ma il progetto di qualità che Valentina ha impostato vuole riuscire in questo intento. Già ora la qualità è alta ma il lavoro guarda al futuro. Così è nata l’azienda Valentina Passalacqua ecominded wine. E molti indizi ci dicono che forse conviene tener d’occhio i vini di questa grintosa imprenditrice.

Come sei arrivata a questa impostazione progettuale ecologica dell’azienda?

Con la nascita di Giulia ho iniziato a riflettere sull’importanza di un ambiente sano, dove far crescere i bambini, a come creare un futuro migliore soprattutto dal punto di vista ecologico, che implica secondo me non solo la tutela dell’ambiente ma anche uno stile di vita. L’alleanza tra economia ed ecologia non sarà mai facile, perché in superficie i loro programmi si scontrano su molti piani (ideologico, culturale, pratico). Partendo da questa consapevolezza, voglio proporre un’impostazione non ipocrita, che non ritiene che economia ed etica siano sinonimi, ma che sappia creare un rapporto dialettico positivo per ridurre al minimo le contraddizioni tra ecologia ed economia. Nulla a che fare quindi con il cosiddetto green washing, usato da molte aziende per accattivarsi una fetta di mercato. Il rapporto tra ecologia ed economia deve aprire una prospettiva di sostenibilità, percorsi veramente innovativi dove etica, responsabilità sociali, prosperità economica, opportunità di mercato, trovano nuovi e cangianti equilibri. So che non è e non sarà facile, ma credo valga la pena provarci. Penso sempre che sto facendo qualcosa per lasciare un mondo migliore a mia figlia e alle generazioni future, ma anche per lasciare un segno positivo, di sviluppo al mio territorio.

Qual è la tua esperienza nel settore dell’agricoltura?

Ho seguito fin da piccola le attività legate all’agricoltura. Le domeniche e durante l’estate salivo in auto e andavo assieme a mio padre Settimio – fattore, allevatore, agricoltore e poi imprenditore lungimirante ed eclettico – a seguire le attività della campagna. Anche per questo mi sento molto legata alla terra, e in particolare a questa terra. È qui che sono cresciuta e credo nelle sue potenzialità. È grazie al percorso aziendale della mia famiglia si è sviluppato in me un forte senso di responsabilità che mi ha portato a sposare i valori della sostenibilità. La parola chiave di questo concetto è il rispetto, per l’ambiente, per la collettività, per i diritti delle persone. Così si arriva a una qualità totale. È una filosofia “Ecominded”, come ho voluto sottolineare nel nome dell’azienda vitivinicola e ortofrutticola, cosciente dell’importanza della preservazione dell’ambiente.

E al vino di qualità, come ci sei arrivata?

Il passo da una sensibilità generale per i problemi della terra e la valorizzazione del territorio mi ha portata al vino. Perché se è vero che il vino è il canto della terra, come scriveva Mario Soldati, significa anche che è l’espressione autentica di un luogo, sintesi di natura, storia, tradizione e lavoro dell’uomo. Il vino è questo equilibrio. È un’alchimia! Produrre vino significa per me diffondere i colori, i profumi e il gusto di questo paradiso che è il Gargano, e poi della Puglia e dell’Italia. È stato fatto un lavoro di team assieme all’enologo Leone Cantarini, ora affiancato anche dal giovane Mirco La Gatta (allievo di Lanotte e Moio), e all’agronomo Nazario Giagnorio. Abbiamo messo a punto programmi, strategie, innovazioni, dal campo alla cantina, per raggiungere la migliore qualità. Intensificazione dei ceppi per ettaro, diminuizione delle rese, studio dei terreni e dell’interrelazione tra cultivar e suolo, tutte attenzioni che si sono andate a sommare a una viticoltura biologica già esistente e certificata da Suolo e Salute dal 1999. Tutta la produzione aziendale è condotta in agricoltura biologica, gli ortaggi e le 12 varietà di uva da tavola (con e senza semi) li esportiamo in Germania, dove la sensibilità per il biologico è altissima e i controlli severissimi.

Hai iniziato da pochi anni ma hai già ottenuto ottimi risultati.

I nostri vini hanno ottenuto un grande successo in Asia e in Germania, tra cui un prestigioso riconoscimento per il Don Settimio, il nostro Montepulciano biologico, che ha stupito al Mundus Vini, importante rassegna enologica tedesca. Siamo coscienti dell’importanza di questo nostro vino. Ha stupito anche noi fin dai primi assaggi, poi sono venuti gli elogi di esperti quali Gigi Brozzoni della Guida Veronelli e Luca Maroni, dell’Annuario dei Migliori Vini d’Italia. Al Vinitaly presenteremo il GrecoZero 2010, con zero solfiti aggiunti, da uve biologiche, una provocazione, un punto di partenza, una finestra aperta su una filosofia produttiva ancor più rigorosa: fare vini con l’assoluto rispetto della salute dei consumatori e dell’ambiente. Un gusto caldo e rotondo, con note burrose e con bouquet folto di sentori di pesca, fico e mandorla tostata, sono le peculiarità organolettiche del GrecoZero. Tutti i vini dell’azienda hanno nella sapidità e nella mineralità la connotazione generale e tutti vengono dalla coltivazione biologica. Il RossoValentina, è un Primitivo in purezza, con un ottimo rapporto tra consistenza, equilibrio e integrità, fresco e con nerbo deciso. Il GiuliaRosè, un Rosato nella tradizione dei Rosati pugliesi, da uve Primitivo, in cui profumi, freschezza, fragranza e corpo si armonizzano con carattere. Il Visionnaire Chardonnay ci sta dando grandi soddisfazioni, si avverte nettamente il varietale e la specificità territorioriale. Il Granverve, da uve Greco e Chardonnay, ha tutte le potenzialità per essere un grande vino (aspetto che siano gli altri a confermarlo), grazie ai vigneti ubicati in una zona adatta alle caratteristiche varietali. Il BiancoValentina, da uve Greco, ha riflessi verdolini, bouquet fresco con note agrumate e sentori floreali, in bocca è pieno, polposo e intenso. Di questo vino mi piace sottolineare il suo equilibrio tra sostanza, profumo ed eleganza, e la mineralità che gli regala lunghezza al palato. L’Anema e il Core, sono uno spumante bianco e uno rosato, metodo Charmat lungo, rispettivamente da uve Greco e Primitivo, che hanno trovato subito grande apprezzamento da parte dei giovani. Tutti i nostri vini escono con l’Indicazione geografica protetta Puglia. In una recente intervista hai dichiarato: “L’intuito, la caparbietà sono qualità femminili che mi hanno aiutato. Certo in alcuni ambienti la donna imprenditrice suscita ancora scetticismo, ma questo rende la sfida ancora più interessante”. E ancora, “Il modello a cui mi ispiro? Non uno in particolare, se devo pensare a una donna però, penso a Sakineh, è il simbolo di una battaglia che tutti dobbiamo combattere. Purtroppo in tanti angoli del mondo i diritti fondamentali per le donne sono ancora lontani dall’essere acquisiti. Ritorna quindi una sensibilità spiccata, l’ambiente, la questione di genere… Le donne hanno più difficoltà da affrontare, purtroppo si continua a leggere di tanti casi di violenza fisica, ma c’è anche una violenza psicologica molto sottile, che inizia anche dalla famiglia stessa e si ritrova negli ambienti più insospettabili, anche in quelli di lavoro.

Parola-chiave per il futuro?

Intensità! I prossimi anni saranno molto intensi per vari progetti che stiamo portando avanti, oltre alla sempre migliore qualità dei vini, stiamo terminando la nuova cantina e sede dell’azienda vitivinicola, con anche locali sotterranei per l’affinamento in barrique, e una zona eventi, che sarà valorizzato con l’organizzazione di eventi gastronomici e culturali, con il coinvolgimento di grandi chef, scrittori e artisti. Abbiamo un progetto di valorizzazione dei vitigni locali particolari (come il Moscatello del Gargano), individuati in piccoli vigneti-giardino di anziani che vivono sul Gargano, vitigni che non sono coltivati estensivamente e che quindi saremo i primi a proporre sul mercato. Inoltre, voglio allestire una fattoria didattica per bambini, soprattutto per i bambini svantaggiati, stiamo ristrutturando la vecchia masseria, dove abitava mia nonna, una donna energica e dolce. Insomma voglio creare una continuità ideale tra mia nonna Giulia e mia figlia Giulia. Passato e futuro. Radici e innovazione.

Località Posta Nuova, 71011 Apricena (Foggia)

tel.0882.642290

info@valentinapassalacqua.com

www.valentinapassalacqua.com

lunedì 28 marzo 2011

La Giustizia Incompiuta di Nancy Fraser (Pensa MultiMedia)













Cosa significa, allo stato attuale, riflettere criticamente sulle politiche del nostro tempo mentre le disuguaglianze avanzano in tutto il mondo, mentre le lotte per il riconoscimento della differenza si intersecano con le lotte per l’uguaglianza sociale, e quando ci manca una visione alternativa credibile?
La filosofa Nancy Fraser rivendica la possibilità di un superamento delle false opposizioni tipiche del senso comune post-socialista. Rifiutando l’idea che si debba scegliere tra politiche di riconoscimento e politiche di redistribuzione, Fraser propone un approccio integrativo che includa i migliori aspetti di entrambe. La traduzione è affidata a Irene Strazzeri

Nancy Fraser. è Professoressa di Scienza Politica presso la New School for Social Research di New York. E’ autrice di Unruly Practices: Power, Discorse and Gender in Contemporary Social Theory (1989) e ed è co-autrice di Feminist Contentions: A Philosophical Exchange (Routledge, 1994) e Revaluing French Feminism: Critical Essay on Difference, Agency, and Culture (1992). In italiano ha pubblicato con Axel Honneth, Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica (Meltemi, 2007).

domenica 27 marzo 2011

Noi due sconosciuti di Gianna Schelotto (Mondadori)





















"Si può vivere legati l'uno all'altro nella buona e nella cattiva sorte e scoprire a un certo punto che esiste un mondo parallelo, in cui il partner conduce, silenziosa e segreta, un'altra vita. In quel mondo la persona che si pensava di conoscere in ogni piega dell'anima interpreta ruoli inediti, lontanissimi da ciò che credevamo noto e indiscutibile. "Eppure, a chi è capace di guardare dentro se stesso con lucidità e con un po' di spietatezza accade quasi sempre di scoprire, isolando indizi lungamente trascurati, che molto di ciò che appare improvviso e nuovo era presente fin dall'inizio. Certe laceranti sorprese non arrivano a tradimento da un altrove sconosciuto; ignorate (ma spesso oscuramente intuite), costituiscono sin dall'inizio il retroterra della maggior parte dei rapporti che legano tra loro gli uomini e le donne, i genitori e i figli, gli amici e i nemici." Ci piaccia o no, ogni relazione (coniugale, familiare, amicale...) presenta lati oscuri, segreti e ambivalenze. E sono proprio queste stanze segrete dell'amore che Gianna Schelotto ci fa esplorare in questo suo nuovo saggio. Con una sensibilità psicologica e un'abilità di scrittura capaci di insinuarsi nell'animo di chi legge, proprio come si insinuano i dubbi

sabato 26 marzo 2011

L’uomo nel vento” di Aniello Ertico (Osanna Editrice). Intervento di Daniela Pispico












Forse in un momento in cui abbiamo tanto bisogno di Bellezza, di sentirla, di percepirla, di lasciarsi accarezzare da un venticello di speranza, ecco che almeno in talune pubblicazioni percepisco il senso del Bello, e dell'eleganza, e dei contenuti di valore. Ebbene dopo essermi fatta un giretto sul sito di questa piccola casa edtrice (ma di grande tradizione), parlo della Osanna editrice di Venosa (http://www.osannaedizioni.it:8080/jspOsannaedizioni.it/HomePage) mi rendo conto che la forza dell'amore per i libri deve essere veramente tanta per aprire e condurre nel tempo un'azienda editoriale. E poi come in un colpo di fulmine nel catalogo on line, ecco che scopro “L’uomo nel vento”, che in 79 pagine - con prefazione di Mario Ciola - zippano arte e poesia in un 'alchimia magica. Libro curato sin nei minimi dettagli, mi sembra di non aver scorto nessun refuso, è stato scritto a quattro mani da due cuori quello di Aniello Ertico, scrittore per diletto e aggiungo io per bravura (la sua prima raccolta di versi è stata con successo tradotta e pubblicata in Spagna) e Antonio Masini, pittore, scultore e incisore (anche lui uomo d’arte di respiro internazionale). I versi e le immagini che sostanziano il volume, parlano di una preghiera, un eterno sì alla vita, dove gioie e affanni accanto a profonde verticalità, e spessori cromatici regalano al lettore una perla preziosa

’Uomo nel vento. Ventitré poesie con un preludio in prosa illustrate da Antonio Masini – Aniello Ertico (Osanna Editrice, 2009, pagg. 80, ISBN 88-8167-284-7)

venerdì 25 marzo 2011

Le parole del buio di MariaGiovanna Luini (Edizioni Creativa)












"Le parole del buio" è il nuovo romanzo di MariaGiovanna Luini che riesce ancora una volta a toccare, con una storia intensa e una scrittura coinvolgente, il cuore non solo delle lettrici ma anche dei lettori. Silvia è una scrittrice che vive sola per scelta e non ha mai sofferto per amore. La sua esistenza non conforme ai clichè, libera e piena di soddisfazione, viene travolta all'improvviso da un abbandono: Marcello, l'uomo che è riuscito a farle provare emozioni totali, si allontana senza spiegazione. O forse con decine di spiegazioni plausibili, che si confondono e perdono consistenza di fronte al silenzio e al niente di giorni vuoti. E Silvia cade nel baratro della depressione, nonostante la presenza di un'amica sincera e di un uomo che, incontrato su un aereo, la coinvolge in una relazione di amicizia dalle tinte fortemente erotiche. Il suo amore per Marcello era socialmente sbagliato, un amore che nessuno potrebbe approvare, eppure il dolore è assoluto e profondo. Questa storia è la visione dell'amore dal punto di vista di chi apparentemente usurpa e perde, ma è anche un calarsi nel quotidiano orrore della depressione senza aiuto, depressione che può cogliere anche la donna più forte e realizzata, come uno scherzo brutale della vita contro il quale è impossibile difendersi.

giovedì 24 marzo 2011

Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini (Mondadori). Intervento di Elisabetta Liguori






















E se la colpa fosse di romanzi come questi? Non si fa che discutere di famiglia. Poiché riconosciuta come l’origine di tutto, primo responsabile e utilizzatore finale, falò di vacui adolescenti e nostalgia di emigranti pentiti, poiché è lì che si forma la prima morula identitaria, per tutte queste ragioni e molte altre la famiglia vive anni emergenziali. Ci appare come una realtà ormai implosa, schiacciata da enormi pressioni emotive, psichiche ed economiche, e non ne restano che ceneri da analizzare al microscopio. E se la colpa fosse di romanzi come l’ultimo di Margareth Mazzantini “Nessuno si salva da solo” appena pubblicato da Mondadori? Del resto non sarebbe neppure l’unico. Si pensi a Jonathan Franzen, tornato in libreria con il suo americanissimo Freedom, tradotto da Einaudi. Il tema è sempre quello: la coppia e la famiglia, intesa l’una come la naturale evoluzione dell’altra. La coppia dell’ultima Mazzantini, in particolare, è stanca, dura, crudele. Intrappolata in se stessa e poi incenerita, tanto che la sua narrazione sembra un’orazione funebre. La Mazzantini questa volta, infatti, ci svela il lato oscuro e funereo della vita coniugale, quello che ci riguarda più da vicino, ma lo fa con una rabbia davvero imprevista. La storia scelta è quella di una coppia sui 40 anni, Delia e Gaetano che, dopo la prevedibile separazione, si ritrova una sera a cena a discutere di soldi e a recriminare. Come tanti, come tutti. Tra una portata e l’altra s’accendono tra i due frammenti di vita vissuta, brillano cocci di passione e delusione. È il vaso di pandora di una decina d’anni di convivenza che s’apre e ne viene fuori l’ira di Dio. Le fila di questa tragedia narrate in scaglie sono tirate da due direttori d’orchestra d’eccezione: i due figli di pochi anni. Sono loro gli unici osservatori: esterni e muti. Sono loro che, per il semplice fatto di esistere, consentono ai coniugi di prendere coscienza dello sfibrarsi reciproco delle proprie identità. Ricordando i loro figli, vedendoli, annusandoli, i due coniugi comprendono di essere rimasti disperatamente soli e che essere soli non basta. “Nessuno si salva da solo” infatti, ed è verissimo. Il ritmo di questa dolorosa scoperta è incalzante, dettato anche dal costante confrontarsi della coppia protagonista con quella di anziani coniugi che le cenano accanto. La Mazzantini sa raccontare magistralmente il desiderio. è rapida, efficace, cinematografica. Ma dove c’è un desiderio tanto tagliente e irrealizzato, non può non esserci la rabbia. Su questo l’autrice però forse eccede questa volta: cerca l’effetto a tutti i costi, schiaffeggia il lettore con un lessico furente e scabroso, mette in scena con artificio e violenza, finendo per perdere di credibilità. I denti corrosi di Delia, ad esempio, ruvidi, aguzzi, privi di smalto, sono metafora perfetta di un desiderio puro, corrotto dalla vita. La donna passa a ripassa con la lingua su questi denti per accettare il suo destino, ma il gesto a volte si fa verboso, claustrofobico, lasciando il lettore sdentato, incapace di riconoscere in ciò che legge qualcosa della sua fatica quotidiana, ma voglioso (non è detto che sia un male) di dichiararsi sopravvissuto, illeso, scampato, come se, leggendo, si fosse trovato davanti ad uno degli ultimi e più foschi casi di cronaca nera.

martedì 22 marzo 2011

Bambina e la fatina computerina di Virginia Defendi (Onirica edizioni)



















"Era una fanciullina e, per Diritto di Nascita, viveva in un Bel Palazzo Imperiale. Era la figlia della Coppia Imperiale... Era la figlia della Coppia Imperiale... e viveva in un vero e proprio Impero sconfinato, florido e prospero. E un giorno, da grande, sempre per il suddetto Diritto di Nascita, lo avrebbe ereditato. Il Bel Palazzo Imperiale in cui Bambina, questo il nome della fanciullina, viveva era una costruzione imponente. C’era da perdersi. Ampie scalinate ovunque. Pareti tappezzate di quadri raffiguranti Avi Imperiali, Sala del Trono, Immensa cucina, Salone delle feste. Una grandissima sala da pranzo, con un tavolo così lungo che ci si stancava quando si doveva giungere all’altro capo. Una nursery, la grande stanza dove Bambina aveva trascorso i primi mesi di vita, coccolata e vezzeggiata da tutti. Una smisurata biblioteca con scaffali colmi di libri fino al soffitto altissimo. Senza contare i piani superiori: settecentotrentadue stanze - veri e propri appartamenti - ammobiliate tutte con imperiale buon gusto. Ogni appartamento era costruito da un salotto, un’ampia camera, al centro della quale faceva bella mostra di sé un imponente letto e sul lucido pavimento di legno erano sparsi, qua e là, morbidi e spessi tappeti. A ogni stanza da letto era collegato un bagno ricoperto dal marmo più bello, mai visto. Non poteva mancare, in ogni appartamento, un’immensa cabina armadio...".

Una fiaba moderna, scritta a regola d'arte, per bambini "di ogni età" a partire dai 9 anni, che non mancherà di coinvolgervi e divertirvi.

lunedì 21 marzo 2011

Il Vangelo oltre le parole di Valentina Sciubba (Youcanprint)





















Cos'hanno veramente voluto dire gli evangelisti? in uno scritto, oltre al significato esplicito delle parole, è possibile rinvenirne altri ricavabili da una sorta di “linguaggio non verbale del testo che rivela contenuti profondi e spesso inconsci di chi scrive. Questo “Vangelo oltre le parole”, una sorta di "Metavangelo", ci guida nella comprensione del linguaggio utilizzato dagli evangelisti per raccontare la vita di Cristo e prova a svelarcene i significati inconsci e più reconditi. L'interpretazione e l'analisi psicologica si fa bisturi e cerca di farci entrare nella psiche del linguaggio.
Il risultato è la scoperta di un sentiero interpretativo che è frutto di uno studio psicodiagnostico dei vangeli stessi. L'autrice, utilizzando un linguaggio semplice ed accessibile per qualsiasi neofita della materia, ci conduce per mano in questa indagine psicologica che apre inequivocabilmente una originale prospettiva sul legame tra psiche umana e ispirazione divina.

Ulteriori informazioni sull’autrice sono rinvenibili sul sito: www.valentinasciubba.it

domenica 20 marzo 2011

L'anello inutile di Maria Pia Romano (Besa editrice) ad Acaya








Maria Pia Romano a Vernole presenterà con Tania Conte il suo libro “L'anello inutile” Besa editrice il 21 marzo alle ore 18,00 nel Castello di Acaya. Il Salento prende alla gola. E ti sa rubare l’anima. Luogo troppo selvatico per lasciarsi conquistare. Anche la sua gente è così. Qui le tarantate dicevano di sentire la noia all’inizio del male. Gli uomini andavano a fare l’olio nelle viscere della terra, incitando gli animali a spingere la ruota e stordendosi con l’oppio per non sentire la fatica. Nelle campagne che s’incontrano andando dalle Orte verso il faro della Palascia, la terra è rossa. Ci si può perdere, inseguendo il filo rosso che qui lega la terra, il cielo e l’acqua. Un sottile scoloramento di memorie adriatiche. Un annebbiamento dei sensi. Un capogiro. Cosa rimane quando non si ha più niente da perdere?

Maria Pia Romano è nata a Benevento nel 1976, è iscritta all’Albo dei giornalisti dal 2000. Scrive per alcune testate regionali e nazionali e inoltre si occupa di comunicazione pubblica, uffici stampa e organizzazione di eventi. Ha all’attivo quattro raccolte di poesie, Linfa (LiberArs, 1998), L’estraneo (Manni, 2005), Il funambolo sull’erba blu, (Besa 2008) e La settima stella (Besa 2008) e il romanzo Onde di Follia (Besa 2006). Ha ricevuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale per i suoi lavori. Le sue poesie sono inserite nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. E’ stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il festival della letteratura italiana in Brasile del 2011.

Roma Habana solo andata di Chiara Grillo (Edizioni Creativa)


















Un sogno che dura una vita? Una visione anticipata del futuro? Questa è la storia di Claudia e della più grande scoperta che l’uomo abbia mai fatto: conoscere se stesso. Un lungo viaggio tra emozioni e personaggi impalpabili per dare una semplice risposta ai quesiti esistenziali (chi siamo, da dove veniamo, Dio esiste?). Astratto come un quadro di Picasso o semplice come il disegno di un bambino, il segreto per goderne appieno è la chiave di lettura. Tu ce l’hai?

Malinconia, gioia, suspense e sorpresa non mancano all’interno di questo racconto che, nel fine ultimo, vuole essere una goccia di speranza nel mare delle inquietudini dell’essere umano.

sabato 19 marzo 2011

Caso Scazzi: denunciata la scrittrice Mariella Boerci













"Non comprendiamo la motivazione dell'avvocato De Jaco a querelare la nostra casa editrice e la scrittrice Mariella Boerci". Così il direttore editoriale Ed. Anordest Mario Tricarico risponde alla notizia di una querela da parte dell'avvocato di Cosima Serrano Misseri, Franco De Jaco. "Quello che maggiormente ci stupisce è che De Jaco doveva essere nostro ospite - continua Tricarico - per presentare il libro "La bambina di Avetrana", in cui la giornalista Mariella Boerci racconta le vicende del caso Scazzi, proprio questa sera all'interno del programma del Festival della cultura di Galatina, contesto nel quale anche promuoveremo la borsa di studio che abbiamo istituito in collaborazione con il Telefono Rosa in memoria di Sarah Scazzi contro la violenza sulle donne". Sabato 19 marzo alle 19,30, infatti, presso la sala Caffè 1861 all’interno del Festival della cultura di Galatina l’ex avvocato di Michele Misseri, Daniele Galoppa, e l’avvocato di Cosima Serrano Misseri, Franco De Jaco avrebbero dovuto trattareil caso di Sarah Scazzi assieme alla giornalista Mariella Boerci, autrice di “La bambina di Avetrana” (Ed. Anordest), libro da cui è per l'appunto nata la borsa di studio patrocinata dal Telefono Rosa “In memoria di Sarah Scazzi - Contro la violenza sulle donne”. L'evento ci sarà ugualmente, ma l'avvocaro De Jaco non interverrà, nonostante avesse inizialmente dato la sua disponibilità. "Il nostro libro è uscito a dicembre dell'anno scorso, ci stupisce che proprio ora - conclude il direttore Anordest Tricarico - nasca questa inutile polemica, dopo che la borsa di studio legata alla pubblicazione sta vedendo un successo nella sensibilizzaizone alla tematica e un numero di scuole intenzionate a partecipare sempre crescente. Infatti dalla pubblicazione “La bambina di Avetrana” (Ed. Anordest), cronaca della tragedia di Sarah Scazzi, firmato dalla giornalista Mariella Boerci, è legata alla borsa di studio istituita da Edizioni Anordest affinché tragedie simili a quelle di Sarah non abbiano più a ripetersi. Un concorso aperto a tutti gli studenti dai 13 ai 19 anni, cui sarà chiesta la redazione di un racconto breve sul tema della violenza, in particolare sulla violenza sulle donne. Proprio per questo la borsa di studio sarà assegnata il 7 ottobre. Edizioni Anordest pubblicherà annualmente i componimenti selezionati e devolverà i diritti al Telefono Rosa. In giuria ci saranno Irene Pivetti, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli (presidente del Telefono Rosa), Cipriana Dall’Orto (codirettore di Donna Moderna), l’avvocato Mario de Marco (sindaco di Avetrana), Mariella Boerci (autrice di “La bambina di Avetrana), Anna Di Ianni (ideatrice della borsa di studio) e Oriana Boldrin (segretaria). La borsa di studio verrà consegnata ad Avetrana il 6 ottobre.

Mariella Boerci, giornalista milanese, firma di punta per lungo tempo della stampa femminile (Annabella, Marie Claire), è stata per quindici anni un inviato speciale del newsmagazine Panorama, con cui tuttora collabora nel settore Attualità e Costume- Società. Collabora inoltre con Class, Donna Moderna e Vanity Fair. Ha pubblicato, per le edizioni Donna Moderna/Mondadori Printing “Vissi d’arte, Vissi d’amore. Rivalità, passioni e gelosie delle signore Pavarotti, donne di cuori e di denari” (2007)

Info: 349.3438269

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venerdì 18 marzo 2011

Riprendetevi la faccia di Barbara Alberti (Mondadori)
















"Donne stiamo attente, ci stanno levando tutto! Se ci levano anche la vecchiaia siamo fritte." Questo libro è un manifesto, uno scatto d'orgoglio, un richiamo alle armi: "Donne, che ci è successo? Dove siete? Dove siamo? In una mano la ramazza, nell'altra il biberon, nell'altra il computer, nell'altra la biancheria sexy, nell'altra i vecchi da curare. E adesso bisogna pure essere fighe fino a ottant'anni". "Riprendetevi la faccia" è un foglio di resistenza contro la dittatura dell'eterna giovinezza, contro la pressione sociale al botulino, la sistematica ridicolizzazione della donna che invecchia: "Ma allora una che deve fare? Spararsi a cinquant'anni?". Le streghe sono tornate, a quanto pare, e non si sono fatte la plastica. Ma niente femminismo vittimista, per carità: "Qui non si tratta di lagnarsi, ma di resistere a un ricatto. Chi se lo immaginava che si sarebbe dovuto ricominciare daccapo, che nuove fregature si sarebbero inventate, che la nostra sottomissione avrebbe preso altre forme?

giovedì 17 marzo 2011

“Dai simboli universali alla scrittura” di Marisa Grande (Besa Editrice) il 18 a Salento Showroom





















ECO/VISIONI 2011 è un progetto di FORUM CONVERGENZE POSSIBILI SALENTO 2010, Arcadia Lecce, Fondo Verri, Ordine dei Cavalieri del Tempio di Gerusalemme Gran Priorato Magistrale d'Italia, Laboratorio di Ricerca sull’Arte Contemporanea, che cerca di favorire un discorso a 360 gradi sulla cultura dell’ambiente e dell’eco/compatabilità a più livelli di intervento tematico e critico. Al fine di definire l’eco/visione per un sistema, è necessario prendere in considerazione informazioni di natura ambientale su testi, contesti e immagini per scandagliare livelli di approfondimento differenti. Ecco che per il 18 marzo 2011 presso Salento Showroom in via Regina Isabella 22 alle ore 18,30 sarà presentato l’ultimo lavoro di Marisa Grande dal titolo “Dai simboli universali alla scrittura” edito da Besa Editrice Può una lettura comparata dei miti cosmogonici di popoli differenti contenere un’eredità comune tramandata attraverso simboli pre-scritturali? Possono pittogrammi e ideogrammi di origine paleolitica celare conoscenze astronomiche millenarie? Può un’antica conoscenza dei cicli di oscillazione della Terra essere stata veicolata attraverso tutte le forme di scrittura? Marisa Grande studia e confronta gli ideogrammi presenti nei simboli universali, nei geroglifici, nelle lettere e nei numeri, percorrendo, attraverso un excursus rigoroso, le tappe della ricerca di un “grande codice cosmico”, sotteso alle pitture parietali, ai manufatti, alla scrittura. Uno sguardo inedito sulla storia dei popoli, di carattere universale, che vede l’individuo come parte di una coscienza collettiva di dimensioni cosmiche, il quale condivide i significati profondi degli archetipi, quel patrimonio di conoscenze dell’inconscio collettivo analizzato da Jung. Il libro Dai simboli universali alla scrittura è il secondo della trilogia della quale fanno parte L’orizzonte culturale del megalitismo (Besa 2008) e l’inedito La precaria armonia del Cosmo. I tre saggi sono il prodotto di una ricerca trentennale, condotta attraverso l’analisi dell’arte, della paleo-storia, della simbologia legate al fenomeno del megalitismo, nel suo carattere astronomico, in quanto ritenuto fattore equilibrante del binomio Cielo-Terra.

Marisa Grande fonda negli anni Novanta il movimento Synergetic-art, un approccio sistemico alla conoscenza, che promuove la cooperazione tra ambiti di ricerca eterogenei. Socia dal 2001 della Società italiana di Archeoastronomia - inaf, Osservatorio di Brera, Milano, scrive di paleo-archeoastronomia, di cosmologia, di arte e simbologia, di geomorfologia. Ha pubblicato: Linguaggio artistico (Avellino 1989); Arte come funzione – connessione di sistemi dinamici relazionati (Galatina 1990); Orientamento alla scelta dei libri di testo (Lecce 1996); L’orizzonte culturale del megalitismo (Nardò 2008).

mercoledì 16 marzo 2011

Il Festival della cultura a Galatina (Lecce): parla l'Homo Italicus








Nel 2011 l’Italia compie 150 anni e, per l’occasione, la prima edizione del Festival della Cultura ripercorrerà la nostra storia dall’Unità nazionale ad oggi. Il tema della Manifestazione Homo Italicus: Storie, Miti e Pensiero in 150 anni si propone di sviluppare un’accurata riflessione sul processo di costruzione dell’identità morale e materiale del popolo italiano che parte dalla celebre frase di Massimo D’Azeglio: Ora, fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani.

Programma del festival

Giovedì 17 MARZO

CAFFÉ 1861

16.00

Taglio del nastro con le Autorità Istituzionali

16.30

INCONTRO CON L’AUTORE: Boris Biancheri in Elogio del Silenzio (Feltrinelli)
Con Raffaele Baldassarre.

17.30

INCONTRO CON L’AUTORE: Enrico Ruggeri in Che giorno sarà (Feltrinelli), introduce Adelmo Gaetani.

18.30

PROTAGONISTI DEL NOSTRO TEMPO: La Leggenda della Balena Bianca. Quante Italie vissute con la DC… Con Calogero Mannino, Paolo Cirino Pomicino, Gennaro Acquaviva, Clemente Mastella, Enzo Carra.
Modera Marco Damilano.

20.00

INCONTRO CON L’AUTORE: Maria Rita Parsi in “Ingrati” (Mondadori) Introduce Anna Colaci.

SALA GARIBALDI

16.15

INCONTRO CON L’AUTORE: Elisa Albano in “Mai più scema” (Evaluna)

17.00

INCONTRO CON L’AUTORE: Luciano Pagano in “È tutto normale” (Lupo) Introduce Paola Scialpi.

18.00

INCONTRO CON L’AUTORE: Valdo Spini in “Vent’anni dopo la Bolognina” (Rubbettino)
Con Giovanni Pellegrino e Gianni Scognamillo.

19.00

INCONTRO CON L’AUTORE : Mariologia della Storia, (Secop) Con Giovanni Frassanito.

Venerdì 18 MARZO

CAFFÉ 1861

10.00

LABORATORIO SCOLASTICO Realtà aumentata per la didattica. (Virtech)

11.00

DIBATTITO La costituzione più piccola del mondo e la biografia di Ippolito Nievo (Anordest)
Con Giuseppe Schiavone e Mario Tricarico.

12.00

RECITAL CONCERTO “Addio mia bella addio” Un viaggio nel Risorgimento attraverso testi, poesie e canzoni. Con Franco Simone, Nadia Martina e Fabio Zurlo.

17.00

STORIE D’ITALIA 100 anni d’azzurro. I 100 anni della nazionale di calcio raccontato dai protagonisti
Con Sandro Mazzola, Italo Cucci, Oliviero Beha e Sergio Brio.

18.30

INCONTRO CON L’AUTORE: Ascanio Celestini in “Io cammino in fila indiana” (Einaudi) Introduce Francesco Lefons.

19.30

INCONTRO CON L’AUTORE Oliviero Beha in “MeteKo” (Aragno)

SALA GARIBALDI

09.00

INCONTRO CON L’AUTORE: Maria Pia Romano in “L’anello inutile” (Besa). Introduce Stefano Donno.

10.00

INCONTRO CON L’AUTORE: Andrea Frediani in “101 battaglie che hanno fatto l’Italia (Newton & Compton)

11.00

INCONTRO CON L’AUTORE: Luisa Ruggio in “Afra” (Besa), Introduce Stefano Donno.

12.00

INCONTRO CON GLI AUTORI: Rosanna Rivas in “La luce nel deserto” (Albus)

17.30

INCONTRO CON L’AUTORE Cinzia Tani in “Charleston” (Mondadori) Introduce Giovanni De Stefano.

18.30

INCONTRO CON L’AUTORE Francesco Bruno in “La forma deviante: educazione, prevenzione, comportamenti” Introduce Manuela Settimo.

19.30


INCONTRO CON L’AURORE I Jalisse. Che fine hanno fatto? (Anordest) Con il Duo i Jalisse.

Sabato 19 MARZO

CAFFÉ 1861

9.00

INCONTRO CON L’AUTORE Leonardo Palmisano in “Trentaquattro” (Grillo)

10.00

INCONTRO CON L’AUTORE Vito Bruschini in “Vallanzasca” (Newton & Compton) Con Carmine De Paolis.

11.00

DIBATTITO Dopo150 anni quale Italia per il futuro? Con Rosario Giorgio Costa, Maurizio Scelli, Lorenzo Ria, Domenico Laforgia e Massimo Como.

17.00

STORIE D’ITALIA Dalla Repubblica dei partiti al Berlusconismo Da mille lire al mese a non ho l’età; dal carosello agli anni di piombo. Storia e storie d’Italia. Con Piero Sansonetti, Giorgio Stracquadanio, Nicola Latorre, Raffaele Fitto e Luca Salerno.

18.30

INCONTRO CON L’AUTORE Assunta Almirante in “La mia vita con Giorgio ” (il Borghese)

19.30

INCONTRO CON L’AUTORE Mariella Boerci in “La bambina di Avetrana” (Anordest) Con Daniele Galoppa e Franco De Jaco.

SALA GARIBALDI

10.00

INCONTRO CON L’AUTORE Giuseppe Triarico in “La Malamara” (Lupo)

11.00

DIBATTITO Mediterraneo: un sentiero per la democrazia. Intervengono Giovanni Turi e Giuseppe Goffredo.

12.00

INCONTRO CON L’AUTORE Eliano Bellanova in “La Marina Italiana dall’Unità D’Italia alla Seconda Guerra Mondiale ” (Magna Grecia) Gioacchino Bambù in “Il naufrago” (Magna Grecia)

16.30

INCONTRO CON L’AUTORE Onjr in “Io e te… e mentre il mondo va al domani io penso al nostro ieri.” (Sunflower) Introduce Pompea Vergaro.

17.30

INCONTRO CON L’AUTORE Mauro Ragosta in “Dove va L’Economia Leccese?” (L’officina delle Parole)
Intervengono Pompea Vergaro e Roberto Martalò Coordina Elisabetta Opasich.

18.30

INCONTRO CON L’AUTORE Ritanna Armeni in “Parola di Donna” (Ponte alle Grazie) Introduce Ilaria Falconieri.

19.30

DIBATTITO Donne d’Italia “L’Italia è un paese per donne?” Con Ritanna Armeni, Assunta Almirante, Dorina Bianchi, Antonella Martinelli

martedì 15 marzo 2011

Danzas de la seducción del trio Le13 il 16 a Cibus Mazzini di Lecce










Il trio il 16 marzo alle 20,00 a Lecce a Cibus Mazzini per la presentazione del loro nuovo lavoro "Danzas de la seduccion". Le 13 sono un trio di chitarre formato da Silvia Boccadamo, Carla Canitano, Maria Luisa Petrelli, trio che nasce dall’incontro di tre chitarriste, diplomate presso il Conservatorio di musica “T. Schipa” di Lecce e con alle spalle una nutrita attività concertistica solistica e soprattutto cameristica. Il loro primo lavoro “Danzas de la ...seducción” nasce dal desiderio di far conoscere al grosso pubblico questa formazione così insolita che, se da un lato è prettamente classica, dall’altro propone brani notissimi e familiari come i temi dalla “Carmen” , Tico tico ,i tanghi di Piazzolla. Il disco prende il nome da un brano di Joaquin Turina, musicista spagnolo dei primi del novecento. Il motivo conduttore è proprio quello della “danza”: da quella gitana a quella spagnola, da quella flamenca a quella classica. Ritmi spagnoli coinvolgenti e spumeggianti, note di sensualità e delicatezza caratterizzano questo cd a cui sono state dedicate lusinghieri recensioni su “ Il corsivo”, su “Chitarra e dintorni” , rivista specializzata nel settore, è stato dedicato loro uno speciale nel mese di gennaio. Nel 2009 è stato attribuito loro il premio “ Donne del sud” per la musica.

Info: Cibus Mazzini 0832/289501

lunedì 14 marzo 2011

La vita segreta di Giuseppina Bonaparte di Carolly Erickson (Mondadori)






















Giuseppina è ancora giovanissima quando lascia la sua famiglia e la colonia francese della Martinica, dove è nata e cresciuta, per sposare l'arrogante aristocratico Alexandre de Beauharnais. Nonostante la nascita di due figli, la loro unione non è felice e, durante i turbolenti anni della Rivoluzione francese e del Terrore, Giuseppina conosce la povertà e l'orrore della prigionia, rischiando addirittura la ghigliottina. Il suo fascino esotico e la sua inarrestabile ambizione la sorreggono però anche nei momenti più difficili, sino all'incontro con Napoleone Bonaparte, che cambierà per sempre il suo destino. Mentre lui domina sulla scena politica e sui campi di battaglia, creando un impero sterminato e incoronando se stesso e la moglie imperatori di Francia, lei diviene l'incontrastata regina dell'alta società grazie al suo irresistibile magnetismo fatto di eleganza, charme, forza e vulnerabilità. Ma dietro le apparenze si nasconde una realtà ben diversa: il cuore di Giuseppina appartiene a un altro uomo, il misterioso straniero che l'aveva conquistata molti anni prima in Martinica e che lei non può dimenticare. Carolly Erickson, famosa autrice di saggi e biografie storiche, ritorna con il racconto della vita della prima moglie di Napoleone. Scritto in prima persona, il romanzo segue la protagonista lungo l'intero arco della sua esistenza, tracciando il ritratto a tutto tondo di una figura tanto sfaccettata e della sua epoca.

domenica 13 marzo 2011

The Power di Rhonda Byrne (Mondadori)



La vita è più semplice di quello che pensi, e a mano a mano che arriverai a capire come funziona, e a capire il Potere che hai dentro di te, sperimenterai la magia dell'esistenza nella sua pienezza, e allora avrai una vita meravigliosa!

Ora lascia che la magia abbia inizio!

Dentro di te hai la forza più grande dell'Universo. Grazie ad essa avrai una vita meravigliosa! Il Potere!

The Secret ci ha fatto scoprire i segreti della legge di attrazione. Ora Rhonda Byrne torna con The Power per rivelarci la più grande forza dell'universo: il Potere di far tutto ciò che vuoi.

Con The Power capiremo quanto sia semplice migliorare le nostre relazioni, ottenere salute, denaro, felicità e la carriera che abbiamo sempre desiderato. Ogni scoperta, invenzione e creazione umana proviene dal Potere. Una salute perfetta, una relazione fantastica, una vita ricca di felicità e tutto il denaro di cui hai bisogno: questo è quanto puoi ottenere grazie al Potere. La vita dei vostri sogni ti è sempre più vicina, perché il Potere è dentro di te.

Per creare o per cambiare qualcosa, ti basta solo una cosa ... il Potere.

Con il suo linguaggio chiaro ed incisivo, Rhonda Byrne riesce a toccare le corde della nostra più intima coscienza. The Power ci spiega con sorprendente chiarezza come chiunque di noi può attingere al proprio potere di cambiare le relazioni amorose e sociali, determinare la propria realizzazione personale e professionale e risolvere i propri problemi di denaro, salute, carriera e vita.

"Il Potere contiene l'essenza di tutto quello che ho imparato da quando The Secret è stato pubblicato. Si arriva a capire che modificare in meglio relazioni, soldi, salute, felicità, carriera, e tutta la vostra vita occorre solo una cosa. Non occorre aver letto The Secret prima perchè Il Potere possa cambiare la tua vita, perché tutto quello che devi sapere è contenuto ne Il Potere. Se hai già letto The Secret, allora questo libro ti darà nuove e interessantissime informazioni da aggiungere a quello che già sai. Si sei destinato ad avere una vita incredibile! Ora comincia la magia della tua vita."
Rhonda Byrne

sabato 12 marzo 2011

"L'avvocato del Re" di Maria Serena Camboa (Lupo editore). Un'anteprima














"Ciò che più mi diede fastidio fu di dover chiedere scusa alla collega per essermi lasciata scappare termini pesanti come “testimone falso”. Altrimenti mi sarebbero costati il deferimento al Consiglio dell’Ordine. Si viveva su precari equilibri. Quel pomeriggio stesso avrei preparato le note, pensavo, mentre salivo di corsa al piano del Collegio. Avevo studiato tutta la notte perché temevo di dover affrontare una discussione orale. Invece l’udienza di rimessione si risolse nella consueta formalità: «Per l’Avvocato Borghesi la causa può andare in decisione». Tornai giù velocemente per le ultime due udienze: un mero rinvio e una dichiarazione di contumacia. Finalmente anche per quella mattina avevo finito. Presi l’aperitivo al bar del tribunale con alcuni amici, i quali si congratularono per la grinta sfoderata nella disputa sul teste falso. Ringraziai con riserva: sapevo che cinque minuti prima avevano fatto la stessa cosa con la collega di controparte, esprimendole solidarietà. Li conoscevo bene i miei colleghi. Tutti simpatiche persone da cui ben guardarsi.”

Non sono certo intuito ed ambizione a mancare a Martina Borghesi, giovane avvocato del Foro leccese, segnata da una traumatica esperienza che la lega contraddittoriamente al brillante Teodorico Fuortes. Quando la bellissima Cinzia viene ritrovata cadavere nella fangosa campagna salentina, ad essere accusato del delitto è il fidanzato Giacomo, perfetto capro espiatorio. Chiamata ad assisterlo da Fuortes, Martina scopre presto che nulla è come sembra: oscure ingerenze viziano le indagini, mentre un’accesa campagna elettorale suscita inimicizie e sospetti incrociati. L’avvocato viene a conoscenza di scottanti risvolti della vita locale che la guidano verso una verità terribile e devastante. Un legal thriller all’italiana, in cui si intrecciano giochi di potere, introspezioni psicologiche, cinico arrivismo e il sogno del grande amore. Una scrittura brillante, dinamica, animata da una sottile vena ironica. Un “giallo” singolare, dunque che racconta i crimini e misfatti di un Salento tutto da “indagare”!

venerdì 11 marzo 2011

DA POETA A POETA. Del tradurre la poesia a cura di Alizia Romanovic e Gloria Politi (Pensa MultiMedia)













Il volume Da poeta a poeta. Del tradurre la poesia si presenta come una miscellanea di testi con i quali gli autori, studiosi italiani e stranieri, hanno voluto rendere omaggio alla memoria del Professore Michele Colucci, insigne slavista e poeta raffinato.
Presentati originariamente al Convegno omonimo, gli studi trattano il complesso problema della traduzione poetica, pur non limitando l’indagine alla sola lingua russa, ma coinvolgendone altre ancora poiché, al di là degli interessi di studio, restano vive le affinità spirituali che legano da sempre le generazioni di maestri e allievi.

giovedì 10 marzo 2011

Umbrella Girls ... chi sono?





















Un signolare fenomeno tutto rosa di costume e spettacolo come quello delle Umbrella Girls.

Le “Umbrella Girls” hanno una storia, la loro storia, una storia italiana. Nel 1982 Alessio Sundas crea una leggenda della pop culture e della seduzione tout court legata con un filo rosso al mondo dello sport e dei motori. Correva l’anno 1982 e Sundas stava organizzando il cast di “The look of the year”, a Chianciano Terme. Scoppia un temporale. Le modelle sono costrette a prendere l'ombrello. Bastarono delle foto a quelle ragazze in bikini, e divennero subito mito facendo il giro del mondo vicino ai piloti di motogp. In questi giorni ha visto la luce il calendario delle Umbrella Girls 2011. Le splendide ragazze con l’ombrello che partecipano alle competizioni di rilievo nazionale e internazionale di MotoGp e SuperBike, hanno uno scopo ben preciso nella loro mission: proteggere i concorrenti prima e dopo la partenza.

Il calendario è stato realizzato dal fotografo Piergiorgio Raffaelli, fotografo di Forlì specializzato in ritratti di persone, e che da anni realizza immagini per pubblicità. I requisiti fondamentali delle “Umbrella Girls” sono: bellezza, simpatia, fascino. Ma cosa fondamentale, le “Umbrella Girl” di Alessio Sundas, esprimono tutta la loro esuberante e vincente femminilità con body, short e indumenti che le trasformano ora in allegre Betty Poop ora in seducenti pin up, ma sempre contraddistinte dalla professionalità e dal supporto di un management che ne comunica le peculiarità. In questi giorni aumenta la fibrillazione per l'approssimarsi del MotoGp 2011, sono diverse le case motociclistiche che hanno compreso il ruolo cruciale delle 'ombrelline'. Le “Umbrella Girls” sono pronte, schierate in pole position anche per questo 2011, che si preannuncia essere uno dei più entusiasmanti degli ultimi anni, basti pensare all'ingresso in team ducati del pluripremiato Valentino Rossi e alle attese di riscatto di tutti gli altri concorrenti.

Info: http://www.umbrellagirls.it

mercoledì 9 marzo 2011

Calcutta ti uccido di Erica Barbiani (Lab di Giulio Perrone editore)








“Sono caduta giù per terra. Perché io non appartengo a tutto questo. E so che non sarà Raja Bazar il luogo dove incontrerò Amitav. C’è un indirizzo, che non ho mai dimenticato. Diciassette Nerhu Road. Lilua. L’indirizzo lasciatomi da Namit e Gandhi. “Se avessi avuto bisogno di qualcosa”. Non ho finito la mia guerra. Mi alzo, con le ginocchia graffiate. Un pizzicore tra le dita dei piedi, mi faccio all’improvviso più eretta. Salto al volo sul tram che passa accanto”. Lucia è una studentessa appena ventenne quando visita l’India per la prima volta: viaggio no budget e la curiosità a tratti incosciente di gettarsi in un mondo che conosce solo attraverso i libri. Anni dopo, una confezione di profumo recapitata a casa la riporta a Calcutta. Sulla scatola, un indirizzo: Raja Bazar, Kolkata, West Bengal, India. Il passato riaffiora così, trascinando Lucia sulle tracce di un vecchio amico, fino al cuore di Calcutta.

Erica Barbiani. Sin dall'infanzia è convinta che più cose fa, più riesce a fare attenzione alle cose importanti che le accadono attorno. Il dottorato in sociologia e la produzione di documentari l'hanno portata negli anni a muoversi molto, impedendole di seminare nell'orto tutte le erbe e le verdure che vorrebbe. Per fortuna c'è la scrittura, una terra che si può coltivare anche in viaggio. È nata nel 1978, sta scrivendo il suo secondo romanzo.

martedì 8 marzo 2011

Famiglie, matrimoni e figli di Charlotte Perkins Gilman (Kurumuny edizioni)














Questo volume raccoglie venti saggi di straordinaria efficacia e attualità di Charlotte Perkins Gilman. I testi, pubblicati tra il 1909 e il 1916, sono tratti dalla quasi introvabile rivista sociologica americana “The Forerunner”. Ciascun saggio si lega, sul piano concettuale, alla interpretazione della società, della famiglia, del matrimonio e dei figli avanzata dalla Gilman. La Gilman riteneva i valori delle donne premessa per una società migliore e ciascuna famiglia un microcosmo della società, nel quale quei valori lottano per il proprio riconoscimento e la propria accettazione. Per migliorare la società abbiamo bisogno di figli in salute e felici, diceva Gilman, il che richiede madri preparate e competenti, un riconoscimento sociale diffuso della genitorialità, e un matrimonio fondato su una visione sociale moderna e non sul patriarcato. Lo stile diretto e stimolante dell’autrice ripropone una temperie intellettuale e una urgenza critica che invitano i lettori contemporanei a verificare e ripensare, con i dovuti aggiustamenti storici, le proprie posizioni sulla sociologia della famiglia.

Michael R. Hill

sociologo e geografo, curatore della ricerca complessiva alla radice del volume, ha ricevuto per questa un riconoscimento dall’ Associazione Americana di Sociologia.

Michael R. Hill

sociologo e geografo, editore generale di Sociological Origins ("http://www.sociological-origins.com" www.sociological-origins.com ), rivista di storia della sociologia, ed è Hewit Center Tutor in sociologia all’Università del Nebraska - Lincoln (USA). Nel 2003 ha vinto il Distinguished Scholarly Career Award dalla sezione di Storia della Sociologia.

Collana Esplorazioni / 08 - pp.160; euro 13,00

lunedì 7 marzo 2011

Nasce a Lecce Overeco Academy & workshop








Apre a Lecce in via Casetti 2 (alle spalle dell’Inpdap) Overeco Academy & Workshop. Sarà diretto da me per conto dello studio associato Overeco di Lecce (www.overeco.wordpress.com). Overeco Academy & Workshop sarà non soltanto un centro di documentazione sull’arte contemporanea italiana e internazionale ma un importante punto di riferimento per chiunque desideri addentrarsi nel mondo dell’arte e della cultura a qualsiasi livello, attraverso concrete iniziative di presentazioni di libri, incontri, dibattiti e corsi. Overeco Academy e Workshop, partirà da subito con una ricca banca dati caratterizzata non solo da cataloghi e da i più recenti contributi editoriali sull’arte contemporanea, ma anche da numerose riviste d’arte da Flash Art ad Arte Mondadori. Overeco Academy & Workshop aprirà i “battenti” martedì 8 marzo con un primo appuntamento alle 17,00 con la fotografa Caterina Gerardi che presenterà il volume “Come vedi ti penso” edito da Micella. Il libro si compone di 30 foto analogiche in bianco e nero scattate da Caterina Gerardi ad altrettante sculture femminili, accompagnate da testi brevi di 32 autrici. Una sorta di Spoon River al femminile, un affascinante racconto per parole e immagini ispirato dal desiderio di dar voce a quelle figure di donne di pietra del primo Novecento, attraverso la meditazione di donne di oggi.

I testi che accompagnano le immagini sono di Chiara Zamboni, Marinilde Giannandrea, Bruna Morelli, Francesca Brezzi, Rosetta Stella, Renate Siebert, Fiorella Cagnoni, Cristina Morini, Françoise Collin, Lidia Ravera, Ilderosa Laudisa, Barbara Alberti, Letizia Paolozzi, Sylvie Coyaud, Suor Luciana Mirjam Mele, Marisa Forcina, Maria Luisa Boccia, Angela Cascone, Alina Marazzi, Mariolina Venezia, Luciana Percovich, Luisa Ruggio, Franca Chiaromonte, Diana Chuli, Ada Donno, Margherita Hack, Maria Cristina Crespo, Rosella Simone, Nella Condorelli, Giuliana Sgrena, Marina Senesi, Joumana Haddad

Apertura lunedì, mercoledì, venerdì dalle 17,00 alle 20,00.